La politica di consolidamento dei diritti signorili di famiglia sulla Sinistra Piave, messi in dubbio a metà Trecento dalla penetrazione veneziana, indusse il conte Schinella di Collalto e San Salvatore a ricercarsi la protezione delle corti d’oltralpe, dove gli riuscì di accreditare il figlio Roberto. Compiti di natura guerresca, Schinella li riservò invece ad altro suo figlio, Rolando, per il … Continua a leggere
Uno scritto sconosciuto per il cardinalato del vescovo di Ceneda Michele della Torre
Come è noto, il vescovo di Ceneda Michele dalla Torre (1511-1586) fu nominato cardinale il 13 dicembre 1583 da papa Gregorio XIII. Per la circostanza furono stampate alcune pubblicazioni, registrate a suo tempo da Vincenzo Ruzza. Non era però noto l’opuscolo di Antonio Piccioli che qui viene presentato. La pubblicazione è sconosciuta alle bibliografie e non si trova registrata in … Continua a leggere
Franco da Bergamo architector (1532-1575)
In una lettera del cardinale Giovanni Grimani, vescovo di Ceneda, ai consiglieri della Comunità si menziona un maestro Franco marangon, cui si dà mandato di veder et dar ordine et oprar quanto bisognerà circa al fabricar dela loza. La lettera permette così di identificare il progettista e il direttore dei lavori della Loggia di Ceneda, spesso attribuita, senza però basi … Continua a leggere
Per un riconoscimento dei dossali lignei dell’abbazia di Follina
Per ciò che riguarda le opere d’arte attualmente presenti nell’abbazia follinese, si nota una lacuna relativa agli autori del dossale dell’altare maggiore, uno degli elementi simbolici e volumetrici più rilevanti nel sobrio interno della chiesa. Si tratta di un elemento ligneo che racchiude la venerata immagine della Madonna con Bambino, elemento lapideo materialmente e stilisticamente estraneo alla tradizione artistica locale … Continua a leggere
La “Casa del custode” sul monte di sant’Augusta negli inventaria dei Battuti
Tra XV e XVI secolo, con l’esaurirsi dell’importanza difensiva della “chiusa di Serravalle”, nasce l’esigenza di ripensare gli spazi sul monte di sant’Augusta. Tra gli esiti di questa riqualificazione vi è la cosiddetta “Casa del custode”, un edificio a oggi privo di studi specifici, di cui si ignoravano origini e vicende costruttive. Grazie a una ricognizione documentaria che ha permesso … Continua a leggere
La fortuna di Cima da Conegliano nella stampa di traduzione dei secoli XVII-XIX
Il breve scritto si è proposto di indagare la fortuna dell’opera di Gian Battista Cima da Conegliano nella stampa di traduzione dei secoli XVII-XIX. Oggetto dell’indagine sono stati in particolare i repertori di immagini pubblicati sul finire del Settecento con lo scopo di divulgare i patrimoni custoditi nelle collezioni private e pubbliche italiane e straniere. Il valore documentario e critico … Continua a leggere
Germani, Slavi e Albanesi nel Veneto nordorientale nel Medioevo
L’articolo prende in considerazione la presenza di elementi allogeni nel Veneto nord orientale, al di là e a nord del fiume Piave, in un periodo compreso fra l’Alto Medioevo e il secolo XVI, quindi circa mille anni. Per primi arrivarono, in età tardo romana e nell’Alto Medioevo, i “barbari” per lo più di etnia germanica (Goti, Alamanni, Longobardi, Sarmati, Bavari), … Continua a leggere
Tra Barocco e Barocchetto
Cospicuo e originale è il nucleo dei dipinti esistenti tra Piave e Livenza, espressi tra la fine del Seicento e i primi anni del Settecento, riferibili alla pittura barocchetta. Germinato dalla pittura tenebrosa riformata da Carl Loth, il Barocchetto anticipa in loco la nuova figurazione di marca classicista, che si andrà sviluppando nei primi decenni del Settecento sia in Laguna … Continua a leggere
Il carteggio Giulio Bernardino Tomitano – Simone Assemani (1789-1805)
Attraverso la corrispondenza, pur non molto ampia, tra Giulio Bernardino Tomitano (custodita presso la Biblioteca Museo Correr di Venezia) e Simone Assemani (alla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze) si riscopre l’erudito opitergino che, con felice intuito, tra la fine del Settecento e i primi due decenni dell’Ottocento riunì una cospicua e allora ben nota collezione di autografie ed epistolari, in … Continua a leggere
Michele Colombo (1747-1838), letterato e bibliografo
Michele Colombo (Campo di Pietra 1747 – Parma 1838) studiò nel Seminario di Ceneda, dove ebbe per condiscepolo Lorenzo Da Ponte, e dopo l’ordinazione sacerdotale fu precettore in alcune famiglie prima a Ceneda, poi a Conegliano, Venezia e infine dal 1796 a Parma, presso la famiglia Porta. Con l’allievo Bonaventura Porta viaggiò in Italia, Spagna, Francia e Inghilterra. Dopo i … Continua a leggere
Sigilli Caminesi
Questo contributo raccoglie quanto noto, ma presto dimenticato, circa i sigilli utilizzati dalla famiglia Da Camino. L’autore, nella sua indagine, oltre ai nove sigilli caminesi noti – sia da sole attestazioni documentali sia da quanto fu riportato dagli studiosi del passato – ha rintracciato due sigilli inediti – Agnese da Camino e Biaquino decano di Modone – dei quali, oltre … Continua a leggere
La Madonna col Bambino del Sansovino
Molteplici sono i motivi di straordinario interesse della Madonna col Bambino conservata al Museo del Cenedese, che la distinguono dalle altre di analogo soggetto e fattura, riferibili sempre a Jacopo Sansovino, rendendola comunque assolutamente unica; come unico è ogni abbraccio tra madre e figlio.
Il Territorio Trevigiano di Giovanni Bonifacio
La mappa La descrittione del Territorio Trivigiano, con li suoi confini, fatta l’anno 1591, inserita nella Historia Trivigiana di Giovanni Bonifacio rappresenta un’evidente evoluzione rispetto agli schemi cartografici tolemaici sino allora seguiti. La chiara ispirazione al medesimo modello si coglie nell’atlante Italia del Magini e in una serie di opere fiamminghe nei decenni successivi. La carta viene poi ripresa dal … Continua a leggere
Corona di sonetti (1732)
Corona di sonetti del nobile cenedese Giambatista Bertoja dedicata al nobilissimo sposo Vinciguerra di Collalto nell’occasione delle sue nozze con Antonia Di Silva, opuscolo stampato da Matteo Cagnan in Ceneda nel 1732.
La fibula a disco di età longobarda
Tra le tracce longobarde raccolte finora nel Cenedese, molto importante è la fibula a disco frammentaria in oro, con alveoli ad almandini incastonati, raccolta sul Col del Mort a ovest di Ceneda.