Questo contributo raccoglie quanto noto, ma presto dimenticato, circa i sigilli utilizzati dalla famiglia Da Camino. L’autore, nella sua indagine, oltre ai nove sigilli caminesi noti – sia da sole attestazioni documentali sia da quanto fu riportato dagli studiosi del passato – ha rintracciato due sigilli inediti – Agnese da Camino e Biaquino decano di Modone – dei quali, oltre … Continua a leggere
La Madonna col Bambino del Sansovino
Molteplici sono i motivi di straordinario interesse della Madonna col Bambino conservata al Museo del Cenedese, che la distinguono dalle altre di analogo soggetto e fattura, riferibili sempre a Jacopo Sansovino, rendendola comunque assolutamente unica; come unico è ogni abbraccio tra madre e figlio.
Il Territorio Trevigiano di Giovanni Bonifacio
La mappa La descrittione del Territorio Trivigiano, con li suoi confini, fatta l’anno 1591, inserita nella Historia Trivigiana di Giovanni Bonifacio rappresenta un’evidente evoluzione rispetto agli schemi cartografici tolemaici sino allora seguiti. La chiara ispirazione al medesimo modello si coglie nell’atlante Italia del Magini e in una serie di opere fiamminghe nei decenni successivi. La carta viene poi ripresa dal … Continua a leggere
Corona di sonetti (1732)
Corona di sonetti del nobile cenedese Giambatista Bertoja dedicata al nobilissimo sposo Vinciguerra di Collalto nell’occasione delle sue nozze con Antonia Di Silva, opuscolo stampato da Matteo Cagnan in Ceneda nel 1732.
La fibula a disco di età longobarda
Tra le tracce longobarde raccolte finora nel Cenedese, molto importante è la fibula a disco frammentaria in oro, con alveoli ad almandini incastonati, raccolta sul Col del Mort a ovest di Ceneda.
La cittadinanza americana di Lorenzo Da Ponte
Ritrovata, presso l’ufficio dell’Immigration and Naturalization Service di New York, copia del documento comprovante la richiesta e l’ottenimento della cittadinanza americana da parte di Lorenzo Da Ponte, professore di lingue, il 30 ottobre 1828.
Note storico-linguistiche su alcuni toponimi del Cenedese
Nell’articolo viene riletta una decina di toponimi storici del Cenedese (Ceneda, Serravalle, Trameacque, Postumia, Borgo Brigola, Portobuffolè, Mansuè eccetera), alla luce di recenti acquisizioni di studio, proponendo anche soluzioni etimologiche diverse rispetto al passato. Sulla base di documentazione d’archivio del periodo XII-XV secolo, inedita o da poco edita, l’autore discute alcuni nomi locali che in parte forniscono nuove notizie per … Continua a leggere
La morte dell’inquisito nel castello di Ceneda, 11 maggio 1570
La notte dell’11 maggio 1570 morì a Ceneda nel castello di San Martino, residenza del vescovo, Vincenzo Bertoldo, processato dall’Inquisizione perché sospettato di aver tenuto e letto libri proibiti. Non fu interrogato sulle sue idee teologiche, ma si possono supporre partendo da quanto appare nei processi fatti dall’Inquisizione di Venezia nel 1555 contro alcuni di Oderzo, che aderivano alle dottrine … Continua a leggere
«Devenit ad locum, qui dicitur Septimus, et ibi quievit»
Per un’analisi politico-giuridica dei documenti cenedesi di concessione dei diritti portuali nel X secolo e delle strategie veneziane di egemonia economica sulla terraferma veneta La navigazione fluviale del tratto intermedio del fiume Livenza è documentata da alcuni placiti che vanno dall’epoca berengariana (X sec.) al secolo successivo, documenti che ne mettono in evidenza il ruolo fondamentale nella connessione commerciale tra … Continua a leggere
Dal comitato di Ceneda al comitato di Feltre (secoli X-XII)
Nell’ambito degli studi sul Veneto altomedievale, il feltrino ha rappresentato fino ai giorni nostri un’area di ardua definizione. La quasi totale distruzione della documentazione pubblica a causa del devastante incendio della città avvenuto nel 1510 ha di fatto steso una coltre di oscurità sul passato, rendendo oltremodo difficoltosa la comprensione delle pochissime testimonianze sopravvissute negli archivi di Trento, di Belluno … Continua a leggere
Cordignano: note d’archivio (1465-1519)
Alcune ordinanze dei luogotenenti del capitano Guido Rangoni, cui Venezia infeudò la contea di San Cassiano, oggi corrispondente agli attuali comuni di Cordignano (escluso Pinidello) e Sarmede, riportano in luce interessanti aspetti della vita civile e amministrativa a cavallo del Cinquecento. Emergono in particolare le attenzioni costanti per la manutenzione viaria e le opere di miglioramento della viabilità a sostegno … Continua a leggere