Il breve scritto si è proposto di indagare la fortuna dell’opera di Gian Battista Cima da Conegliano nella stampa di traduzione dei secoli XVII-XIX. Oggetto dell’indagine sono stati in particolare i repertori di immagini pubblicati sul finire del Settecento con lo scopo di divulgare i patrimoni custoditi nelle collezioni private e pubbliche italiane e straniere. Il valore documentario e critico delle stampe individuate ha permesso di formulare alcune considerazioni sull’attribuzione di alcuni dipinti un tempo non ritenuti autografi dell’artista. L’opera più antica tra quelle individuate è stata la traduzione del Battesimo di Cristo conservato nella chiesa Veneziana di san Giovanni in Bragora alla quale si sono aggiunte una decina stampe realizzate con diverse tecniche (bulino, acquaforte, litografia).
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