Abstract

L’articolo esamina il contesto storico nel quale nel gennaio del 1875 furono effettuate ad Arten (Fonzaso, provincia di Belluno) alcune importanti scoperte archeologiche, indagando quali furono i protagonisti e i divulgatori della scoperta, e quali le vicende che portarono alla definitiva acquisizione dei reperti da parte della Bibliothèque Nationale de France di Parigi. Inoltre presenta per la prima volta i reperti bronzei recuperati in quell’occasione e finora rimasti inediti.

This article examines the historical context in which, in January 1875, important archaeological discoveries were made in Arten (Fonzaso, province of Belluno). It investigates the protagonists and disseminators of the find, and the events that led to the definitive acquisition of the recovered artefacts by the Bibliothèque Nationale de France in Paris. It also presents bronze artefacts recovered on the occasion that have never before been made public.

L'autore

Elisa Possenti

Elisa Possenti si è laureata nel 1992 presso l’Università di Venezia Ca’ Foscari con una tesi in Archeologia Medievale (relatore Otto von Hessen). Dal 1999 al 2006 è stata conservatore del Museo Archeologico E. Bellis di Oderzo. Dal 2006 insegna Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università degli Studi di Trento. Tra i suoi principali interessi di ricerca rientrano lo studio della cultura materiale ostrogota e longobarda a cui più recentemente si sono aggiunti lo studio della cultura materiale germanica e di ambito militare di IV-V secolo, le manifatture metalliche bizantine altomedievali e di età carolingio-ottoniana. Ha scritto contributi sui castelli di età tardoantica-altomedievale in Italia settentrionale e sulle trasformazioni delle città di Oderzo e Altino in età altomedievale. Ha curato la monografia sugli scavi archeologici da lei diretti nel sito di S. Rocco a Vittorio Veneto.