Abstract
Lo spoglio dei rogiti del notaio Francesco Quarantotto (1725-1809) di Portobuffolè (TV) offre lo spunto per indagare vari aspetti economici e sociali della zona nella seconda metà del Settecento. Gli atti testimoniano la coesistenza di realtà fra loro molto diverse, come risulta evidente dalla comparazione dei documenti relativi alla vita privata e agli affari (contratti di matrimonio e di affitto) e dal confronto tra gli spazi e gli oggetti del vivere quotidiano negli umili “casoni” dei contadini locali con le splendide ville dei latifondisti veneziani.
The uncovering of the deeds of the notary Francesco Quarantotto (1725-1809) of Portobuffolè (TV) provides a starting point for investigations regarding various economic and social aspects of the area in the second half of the Eighteenth century. These documents testify to the coexistence of very different realities, which is apparent from not only documents relating to private and business lives (marriage and rental contracts), but also the spaces, instruments, and everyday objects belonging to the humble “casoni” of the local farmers, when compared with those of the splendid villas of the Venetian landowners.
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