Abstract
Alla fine del Trecento l’aretino Donato degli Albanzani scrisse una versione in volgare del De viris illustribus di Francesco Petrarca. L’opera, che nel Quattrocento ebbe grande fortuna (sono noti 45 manoscritti), non ha ancora una edizione scientifica: in questa sede si propone un nuovo indirizzo di ricerca a partire dall’analisi del codice 339 della Biblioteca Comunale di Treviso.
At the end of the fourteenth century, Donato degli Albanzani wrote a vernacular version of Francesco Petrarch’s De viris illustribus. The work, which was extremely successful in the fifteenth century (45 manuscripts are known), has not yet been published as a scientific edition: a new direction is here proposed, starting with the analysis of code 339 of the Treviso Municipal Library.
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