Abstract

Questo è un lavoro indiziario con alcune ipotesi interpretative (e ricostruttive) che potrebbero ricondurre la localizzazione della morte del capo Alamanno Leutari, indicata in un passo di Paolo Diacono (Hist. Lang. II, 2) nella zona del Garda, nel medesimo contesto Cenedese di cui si legge nel racconto più articolato dello storico bizantino Agazia (Storie, II, 3, 3 ss.).
L’espressione di Paolo iuxta Lacum Benacum potrebbe essere stata una “correzione” dello stesso autore, rispetto a una fonte che, a sua volta, avrebbe potuto recare qualcosa come iuxta Lacum Lepacum, ipotizzando quindi che il Lago Lapacinense (l’attuale Santa Croce) avesse denominato per un certo tempo l’intera area Cenedese contornata a ovest da un sistema idrografico governato dal medesimo Lago, una sorta – si potrebbe dir oggi – di “Alpago allargato”.
Per sorreggere tale ipotesi ricostruttiva si sono considerati e rivisitati i diversi contesti dell’area, storico, antropologico, idrografico, orografico e toponomastico.

This conjectural essay proposes certain interpretative (and reconstructive) hypotheses suggested in a passage by Paulus Diaconus (Hist. Lang. II, 2), which might place the death of the Alamannic leader Leuthari in the Ceneda area, as described in a more articulate recount by the Byzantine historian Agathias (Histories, II, 3, 3 ff.).
The hypothesis is that the expression iuxta Lacum Benacum, as used by Paulus Diaconus, may have been a “textual adjustment” by the same author, with respect to one of his sources which, in turn, may instead have written something like iuxta Lacum Lepacum, in reference to Lago Lapacinense (Lago di Santa Croce), a name which had at some time been used to refer to the entire Ceneda area, which is surrounded to the west by a hydrographic system governed by the same lake, a sort of “broader Alpago”, one might say today.
To support this reconstructive hypothesis, the different historical, anthropological, hydrographic, orographic, and toponymic contexts of the area were considered and revisited.

L'autore

Massimo Gusso

Laureato all'Università di Padova (Scienze Politiche), Massimo Gusso è un ricercatore indipendente, politologo e storico, con ampi interessi che vanno dalla Storia alla Politica e alla Diplomazia. Al suo attivo conta molte ricerche e pubblicazioni di Storia Romana, Tardoantica e Contemporanea, e alcuni lavori specifici di storia cenedese, incentrati, in particolare, sulle problematiche legate al nomen di Ceneda.