Abstract
Nel contributo viene illustrato il tesoretto monetale di epoca medievale appartenente a una vecchia collezione e rinvenuto, secondo le dichiarazioni dei proprietari, a Serravalle agli inizi del ‘900.
Esso appare costituito da 185 esemplari, appartenenti sia alla moneta piccola (denari) sia a quella grossa (grossi e pegioni), in gran parte delle zecche di Aquileia, Padova e Venezia. Poche le monete di altre zecche italiane (come Milano, Pavia, Verona, Merano, Treviso e Ferrara) o straniere (Vienna, Ratisbona, Ingolstadt o Schongau, Meissen, Berna). L’analisi, soprattutto attraverso il confronto con lo sviluppo monetario dell’area veneta testimoniato da altri ripostigli, ha condotto alla conclusione che le monete raccolte in questo ripostiglio erano quelle demonetizzate dalla Repubblica di Venezia in seguito alla conquista della terraferma fra il 1405 e il 1420, e quindi tesaurizzate come metallo a peso, non come valute circolanti.
Nelle note di aggiornamento vengono anche discusse le conseguenze di ordine cronologico di tale conclusione.
This article illustrates a medieval coin hoard belonging to a collection that was found, according to its owners, in the early 1900s.
The hoard consists of 185 specimens of both black (denari) and white money (grossi and pegioni), mostly originating from the mints of Aquileia, Venice and Padua. There are a few coins from other Italian (Milan, Pavia, Verona, Treviso and Ferrara), as well as foreign mints (Vienna, Regensburg, Ingolstadt or Schongau, Meissen, Bern). The analysis which, above all, consisted of a comparison with the monetary development of the Veneto area as testified to by other coin hoards, led to the conclusion that the coins collected in this hoard were of those demonetised by the Republic of Venice in the wake of its conquest of the mainland between 1405 and 1420, and therefore hoarded for their weight in metal, and not as currency. The consequences of this conclusion on the chronological order are also discussed in the update memorandum.
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