Tullio Vietri

Roberto CostellaASC 3, ComunicazioniLascia un commento

Traffico di Tullio Vietri
Tullio VietriAbstract

La pittura di Tullio Vietri (1927-2016) si è ispirata alla storia sociale e politica contemporanea, documentandone per cinquant’anni i processi e le dinamiche di trasformazione. Opitergino di nascita e bolognese di adozione, Vietri ha esordito negli anni Quaranta, divenendo protagonista di fama nazionale nel periodo 1960-75. La sua figurazione, sostenuta da un collaudato magistero tecnico e da una solida consapevolezza intellettuale, attenta alla tradizione ereditata come all’avanguardismo novecentesco, è riconducibile alla tendenza realista della pittura moderna. Convinto della valenza comunicativa dell’arte, ma preoccupato del destino del mondo occidentale, nel corso degli anni la sua iconografia è divenuta più drammatica, adottando colori ottenebrati, forme sfocate, segni infranti: la sua ultima produzione ha infatti evidenziato scenari estremi e sempre più destrutturati, per esprimere la crisi del villaggio globale e la perdita di prospettive sociali e civili. L’articolata e peculiare ricerca estetica di Vietri, conclusasi nel 2016, merita quindi una ricapitolazione complessiva e una riflessione finale. Lo scritto dedicatogli come Pittore e intellettuale, testimone del secondo Novecento, prova a delineare il profilo di un artista civilmente impegnato che, attraverso il linguaggio figurato, ha saputo documentare, analizzare e criticare la complessità storica contemporanea, spinto da un sincero intento umanistico e da un appassionato anelito filantropico.

The paintings of Tullio Vietri (1927-2016) draw inspiration from social history and contemporary politics, documenting the processes and dynamics of transformation over a period of fifty years. Born in Oderzo and Bolognese by adoption, Vietri debuted in the 1940s and achieved national recognition between 1960 and 1975. His figuration – backed by a proven technical mastery and solid intellectual awareness, with attention to inherited traditions such as the 20th Century avant-garde – can be attributed to modern painting’s realist tendency. Convinced of the communicative value of the art, but concerned about the fate of the Western world, over the years Vietri’s iconography became more dramatic, adopting dark colours, blurred shapes, and fragmented signs: in fact, his last work highlights extreme, and evermore deconstructed scenes that express the crisis of the global village and the loss of social and civil prospects. Vietri’s detailed and peculiar artistic research, concluded in 2016, is therefore worthy of an overall revaluation and final reflection. This article is dedicated to Vietri the Painter and writer, witness of the late 20th Century, and outlines the profile of an artist with a civil commitment that, through figurative language, was able to document, analyse and criticise contemporary historic complexity, driven by a sincere human intent and a yearning philanthropic passion.

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Roberto Costella

Roberto Costella è nato a Mansuè nel 1957. Laureato in architettura a Venezia, si è dedicato alla storia dell’arte privilegiando la contemporanea. Ha diretto la Pinacoteca Alberto Martini di Oderzo (1994-1997), collaborato alla rassegna d’arte contemporanea friulana Hicetnunc (1997-2003) e all’attività espositiva della Biblioteca Civica di Pordenone (2010-2015) in occasione di Pordenonelegge. Docente di Disegno e storia dell'arte al Liceo di Portogruaro (1987-2003) e di Motta di Livenza (dal 2004), ha tenuto corsi di aggiornamento per insegnanti di scuola primaria e secondaria in ambito veneto. Nel 2015 ha scritto la postfazione della nuova edizione di KZ, Disegni dai campi di concentramento nazifascisti curato da Arturo Benvenuti con prefazione di Primo Levi, pubblicato poi in lingua francese, inglese e tedesca.

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