Cospicuo e originale è il nucleo dei dipinti esistenti tra Piave e Livenza, espressi tra la fine del Seicento e i primi anni del Settecento, riferibili alla pittura barocchetta. Germinato dalla pittura tenebrosa riformata da Carl Loth, il Barocchetto anticipa in loco la nuova figurazione di marca classicista, che si andrà sviluppando nei primi decenni del Settecento sia in Laguna sia in Terraferma.
I dipinti in oggetto sono soprattutto ascrivibili ad artisti “foresti”, dai tedeschi Isaac Fisches il Vecchio e Mathias Gremsl al trentino Gaspare Fiorentini, per arrivare agli inizi del nuovo secolo alle opere di affermati maestri veneti e veneziani quali Antonio Zanchi, Sebastiano Ricci e Gerolamo Brusaferro.
L'autore

Stefano Aloisi
Stefano Aloisi è nato a Roma, risiede a Castions di Zoppola (PN).
Studioso di arte antica e moderna, con predilezione per la pittura veneta barocca alla quale ha dedicato diversi saggi. Giornalista Pubblicista, dal 1992 al 2000 ha collaborato con il quotidiano «Messaggero Veneto». È stato Direttore Responsabile di «Territori e Contesti d’Arte», Periodico Internazionale di Relazioni Culturali e Studi di Storia dell’Arte. Suoi articoli e contributi sono stati pubblicati su vari periodici tra i quali: «Arte In», «Acta historiae artis Slovenica», «Territori e Contesti d’Arte»,
«Studi Goriziani», «Atti dell’Accademia San Marco di Pordenone», «Arte in Friuli Arte a Trieste», «Vultus Ecclesiae», «Archivio Storico Cenedese» e «Il Santo». Dal 2002 al 2010 è stato Direttore Artistico della Galleria Civica d’Arte di Zoppola.