Tra Barocco e Barocchetto

Stefano AloisiASC 2, Studi & ricercheLascia un commento

La pala della chiesa di san Martino a San Martino di Colle Umberto

San Martino e il povero (particolare)Cospicuo e originale è il nucleo dei dipinti esistenti tra Piave e Livenza, espressi tra la fine del Seicento e i primi anni del Settecento, riferibili alla pittura barocchetta. Germinato dalla pittura tenebrosa riformata da Carl Loth, il Barocchetto anticipa in loco la nuova figurazione di marca classicista, che si andrà sviluppando nei primi decenni del Settecento sia in Laguna sia in Terraferma.
I dipinti in oggetto sono soprattutto ascrivibili ad artisti “foresti”, dai tedeschi Isaac Fisches il Vecchio e Mathias Gremsl al trentino Gaspare Fiorentini, per arrivare agli inizi del nuovo secolo alle opere di affermati maestri veneti e veneziani quali Antonio Zanchi, Sebastiano Ricci e Gerolamo Brusaferro.

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Stefano Aloisi

Stefano Aloisi è nato a Roma, risiede a Castions di Zoppola (PN). Studioso di arte antica e moderna, con predilezione per la pittura veneta barocca alla quale ha dedicati diversi saggi. È stato Direttore responsabile di «Territori e Contesti d’Arte», periodico internazionale di relazioni culturali e studi di storia dell’arte. Suoi articoli e contributi sono stati pubblicati su varie riviste scientifiche, tra le quali: «Acta historiae artis Slovenica», «Archivio Storico Cenedese», «Archivio Storico di Belluno Feltre e Cadore», «Arte in Friuli Arte a Trieste», «Arte Veneta», «Atti dell’Accademia San Marco di Pordenone», «Ce fastu?», «Critica d’Arte», «Il Santo», «Studi Goriziani», «Territori e Contesti d’Arte», «Valori Tattili» «Verona Illustrata» e «Vultus Ecclesiae».

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