La fortuna di Cima da Conegliano nella stampa di traduzione dei secoli XVII-XIX

Elisabetta BoreanASC 2, ComunicazioniLascia un commento

Incredulità di San Tommaso

Il trittico di Mestre nell'incisione di BarattiIl breve scritto si è proposto di indagare la fortuna dell’opera di Gian Battista Cima da Conegliano nella stampa di traduzione dei secoli XVII-XIX. Oggetto dell’indagine sono stati in particolare i repertori di immagini pubblicati sul finire del Settecento con lo scopo di divulgare i patrimoni custoditi nelle collezioni private e pubbliche italiane e straniere. Il valore documentario e critico delle stampe individuate ha permesso di formulare alcune considerazioni sull’attribuzione di alcuni dipinti un tempo non ritenuti autografi dell’artista. L’opera più antica tra quelle individuate è stata la traduzione del Battesimo di Cristo conservato nella chiesa Veneziana di san Giovanni in Bragora alla quale si sono aggiunte una decina stampe realizzate con diverse tecniche (bulino, acquaforte, litografia).

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Elisabetta Borean

Dopo la laurea in Conservazione dei Beni Culturali conseguita presso l’Università di Udine ha completato il percorso di studi con la specializzazione in Storia dell’Arte presso il medesimo Ateneo. Al termine del percorso formativo ha maturato una lunga esperienza nella catalogazione di opere d’arte, stampe e disegni, per diversi enti (Conferenza Episcopale Italiana, Fondazione Giorgio Cini, Centro Regionale di Catalogazione di Villa Manin, Museo Civico di Palazzo Ricchieri di Pordenone). Attualmente è impiegata presso il Museo Diocesano di Arte Sacra di Pordenone. Il suo ambito di interesse riguarda in particolare lo studio dell’incisione veneta e friulana del XVIII secolo.

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